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Lampada HMI: consigli per l’uso

Come installare e utilizzare lampade HMI SE e DE

LAMPADA HMI SE (SINGLE-ENDED) e DE (DOUBLE-ENDED)

In questa news vedremo alcuni consigli e indicazioni per installare e utilizzare nel migliore dei modi le lampade HMI, sia nella versione SE (Single-Ended) che nella versione DE (Double-Ended).

Come installare le lampade

  • Maneggiare la lampada utilizzando guanti puliti, se non inclusi nella confezione della lampada, per evitare che sporco o grasso possa depositarsi, riducendo la durata della lampada. In caso di contatto pulire il vetro con la velina incluso nella confezione o con un fazzoletto imbevuto di alcool.
  • Prima di inserire la lampada nel proiettore verificare che il faro sia in buone condizioni e che il ballast sia corretto. Controlla inoltre la lampada per verificare che non ci siano segni sul portalampada tipo condensa o ruggine che potrebbero compromettere la connessione elettrica e portare a una prematura rottura della lampada. Solitamente si consiglia la sostituzione del portalampade ogni 4-7 sostituzioni della lampada, ma consigliamo sempre di verificare le reali condizioni prima dell’utilizzo.
  • Per assicurare una performance ottimale sulla lampada SE (singleEnded) assicurati che la barra di corrente sia orientata verso l’alto così da permettere un’accensione più agevolata causando meno stress alla parete della lampada. Ciò significa che la punta di scarico sarà rivolta verso il basso. In questo caso l’influenza elettrica e quella termica sull’arco si auto-regolano a vicenda riducendo l’ampiezza dell’arco in fase di accensione. Una posizione errata comporta maggiori difficoltà in fase di accensione in quando sia l’influenza elettrica che quella termica “spingono” nella stessa direzione spingendo verso l’alto l’arco aumentando inoltre il rischio di prematura devetrificazione della lampada, deformazioni sul bulbo della lampada fino ad arrivare a rotture improvvise. Questi effetti diventano più evidenti in modalità dim. Nel caso invece di lampade DE (Double-Ended), la punta di scarico della lampada è meglio che sia orientata verso l’alto se possibile per evitare che con il raffreddamento della lampada gli elementi di scarto vadano a raccogliersi nel punto più freddo.
  • Quando inserisci la lampada fai attenzione a non toccare il riflettore, e una volta inserita verifica che sia completamente fissata nel portalampada. A questo punto puoi bloccare la lampada nel proiettore.
  • Controlla che il ballast sia impostato su “massima potenza” prima di accenderla. In caso contrario l’arco tenderebbe a piegarsi rischiando di andare a toccare la parete del bulbo con le conseguenze che abbiamo visto prima. Per lo stesso motivo è importante verificare di aver selezionato la corretta frequenza di utilizzo (nei casi in cui sia possibile modificarla) in modo da garantire maggiore stabilità all’arco.

Cosa fare e cosa non fare

  • Non toccare la lampada con le dita. Potrebbe causare devetrificazione e spiacevoli effetti luce non voluti (ombre, riflessi, ecc). Consigliamo l’utilizzo di guanti, se possibile, e di maneggiare la lampada dalla base.
  • Cerca di impugnare sempre la lampada tra vetro e base in modo da avere un maggiore controllo sul vetro evitando l’effetto “leva”.
  • Lascia sempre che la lampada arrivi a piena temperatura prima di spegnere il proiettore così da evitare residui di elettrodi che possono influire sulla sua durata
  • Non trasportare la lampada all’interno del proiettore. Quando non è inserita nel proiettore assicurati che la lampada venga stoccata e trasportata nel packaging OSRAM originale.
  • Non installare lampade con danni visibili tipo sporgenze, annerimento, forte vetrificazione, aste rotte, bruciature libere interne anche se ancora funzionanti.
  • Non installare lampade con una potenza maggiore di quella portata dal proiettore verificando inoltre di utilizzare la corretta tensione di alimentazione. Un uso errato potrebbe portare ad una degradazione irreversibile degli elettrodi con conseguenze sulla resa della lampada e sulla temperatura colore.
  • Non utilizzare lampade oltre la durata dichiarata dal produttore.
  • Non utilizzare le lampade con frequenze diverse da quelle standard in quanto potrebbero causare un arco instabile con conseguente instabilità della luce o addirittura danni irreversibili alla lampada.

È poi bene prestare sempre attenzione all’orientamento dei fari. Il fattore termico incide pesantemente sulla durata della lampada: una riduzione dell’aria che causi un surriscaldamento comporterà una riduzione sulle ore di vita della lampada (tipicamente si ha surriscaldamento quando l’orientamento dei fari non è parallelo rispetto al terreno).

 

Anche la tipologia di parabola e l’utilizzo di eventuali filtri incide sulla dissipazione del calore e di conseguenza sulla durata della lampada. Per esempio una parabola in vetro permette una maggiore dissipazione del calore ed in assenza di filtri IR consente di avere una situazione ottimale di utilizzo. Se utilizziamo invece una parabola in metallo, avremo una riflessione di calore sulla lampada che, sommata all’eventuale uso di un filtro IR sulla lente frontale (che rimanda anch’esso seppure in minima parte un po’ di calore sulla lampada) riduce il flusso d’aria calda in uscita con conseguente surriscaldamento.

Lo stesso discorso vale per i proiettori con modalità regolabile: avvicinando la lampada alla lente riduco ulteriormente il flusso d’aria in uscita con ulteriore surriscaldamento all’interno del faro e conseguente riduzione della durata della lampada.

Attenzione ai segnali di surriscaldamento: decolorazione della base e ossidazione delle parti metalliche, viti e pins arrugginite, prematura devetrificazione della lampada e colorazione annerita del bulbo.

Risoluzione dei problemi

Cosa può influenzare la temperatura colore? Dipende dalla parte coinvolta:

  • Proiettore: in particolare l’uso di lenti, parabole o filtri, l’orientamento della testa, la posizione della lampada, il sistema di areazione interna;
  • Ballast: frequenza utilizzata, tipologia (magnetico o elettronico: si consiglia l’uso di quello elettronico per funzionamento con frequenze maggiori a 50Hz ed in generale per tutte le lampade di ultima generazione perché si è notato che da meno problemi), dimming, lunghezza del cavo (troppo lungo);
  • Lampada: eventuali malformazioni del bulbo (dovute a disallineamenti del riflettore focale o a superficie danneggiata da manipolazione errata o aerazione insufficiente), devetrificazione del quarzo, annerimenti/bruciature, elettrodi bruciati o danneggiati, ore di lavoro effettuate.

In caso di dubbi il consiglio è sempre quello di effettuare un test: confronta due lampade su due proiettori poi invertirle. Il problema resta sulla lampada o sul proiettore?


Quali possono essere le cause delle infiltrazioni d’aria nel bulbo?

  • Termica: l’ossidazione del filo di piombo potrebbe aver rotto la guarnizione
  • Movimentazione: danno nell’area di aggancio con conseguenti micro fratture nell’area interessata
  • Rottura: rottura o danno nella parte con cui la lampada va ad agganciarsi alla base
  • Fine vita: usura dei pinch di sigillatura dei pin

Quando avviene il fine vita di una lampada?


Solitamente ogni lampada ha una durata media stimata
 (Average Rated Life) che viene calcolata dal produttore sulla base di test di funzionamento in condizioni ideali. Nel caso in cui la lampada venga utilizzata in modo errato, la durata effettiva può essere inferiore. Ci sono tuttavia dei segnali che possiamo vedere osservando la lampada per capire se siamo arrivati al punto di “fine vita”:

  • Devetrificazione/ricristallizzazione del quarzo: segnali tipici sono un cambio nella temperatura colore e l'opacizzazione del vetro. È causato dall’aumento della temperatura interna. Per evitare problemi di sicurezza è opportuno procedere alla sostituzione della lampada anche se ancora funziona;
  • Annerimento della lampada: causato dal deposito di tungsteno a seguito di cicli di accensione non completati;
  • Stato degli elettrodi: all’interno della lampada si vedono elettrodi bruciati ad indicare bruciature di ritorno o ci sono delle escrescenze sugli elettrodi. La lampada va sostituita il prima possibile per evitare danni. Possibili cause: cicli di accensione non completati correttamente o raffreddamento forzato troppo repentino;
  • Stato del punto di fissaggio: un fissaggio annerito o danneggiato è un segnale di fine vita della lampada o di surriscaldamento della stessa con conseguenze sull’esaurimento prematuro. Tentativi di riparazione fai-da-te sono sconsigliati in quanto potrebbero causare problemi in fase di utilizzo della lampada.

Le cause che possono portare all’ossidazione o al danneggiamento dei cavi e del portalampada sono, generalmente, un errato posizionamento dei cavi, una tensione di corrente troppo alta oppure una temperatura elevata all’interno del proiettore.

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